PARMA URBAN CENTER – EX ORATORIO DI SAN QUIRINO
Borgo Romagnosi 1, Parma
25 maggio – 8 giugno 2012
“CAPRICCI DI ARCHITETTURA”
MOSTRA DI GIUSEPPE ARCIDIACONO
La mostra si compone di una serie di collage che hanno come tema la costruzione di una città immaginifica, sospesa fra tradizione e innovazione, dove figure enigmatiche sembrano porgere piccoli rebus all’attenzione di chi guarda.
I “Capricci di Architettura” di Arcidiacono si collegano, infatti, alla tradizione delle invenzioni settecentesche di paesaggi ideali; ma la tecnica del collage allontana ogni tentazione nostalgica, e riconduce il gioco delle allusioni dentro gli ironici “montaggi” del Movimento Moderno o all’interno delle associazioni oniriche con le quali i surrealisti hanno esplorato i territori del sogno e della memoria collettiva. Nel sogno, infatti, le immagini che alla coscienza appaiono distinte e prive di rapporti, si rivelano collegate tra loro da relazioni tanto più salde in quanto supportate dalla loro stessa evidenza.
Se -come dice Novalis- «il sogno è segno», la tecnica di questo segno è il collage, dove gli elementi conservano la loro evidenza e la loro materia, e si combinano per accostamento e per opposizione dando spazio ad una nuova forma. Come nel collage la forma si sviluppa attraverso un complesso di associazioni del logos e del caos, di ordine e disordine in cui le cose si relazionano le une sopra/sotto/accanto le altre.
Così nel progetto non possiamo costringere l’architettura dentro una forma pre-costituita, ma dobbiamo mettere in forma le relazioni tra le cose. La tecnica del collage, dunque, può suggerire il disegno di una città che prende atto del disordine, ma lo trasforma attraverso il progetto: mettendo in forma le relazioni tra oggetti differenti, componendole attraverso un gioco di associazioni che le portano dalla casualità alla comprensione -nel senso del cum-prehendere, del tenere insieme-.
Prof. ordinario di Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura dell’Ateneo di Reggio Calabria, Giuseppe Arcidiacono ha esposto i suoi progetti e quadri d’architettura a Roma, Belgrado, Colonia, Aquisgrana, Berlino, Vienna, Francoforte, Torino; ma il suo abitare, reale e poetico, si svolge in quei luoghi della classicità mediterranea che sono la Sicilia, terra natale, e la Calabria, patria adottiva.
La mostra, allestita in occasione del 18° Seminario Internazionale di Architettura e Cultura Urbana di Camerino, è stata esposta presso la Galleria Comunale di Cesena, l’Accademia di Brera a Milano, la Cittadella Internazionale di Loppiano a Incisa in Val d’Arno, la Biblioteca Nazionaledi Cosenza, la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria, il Museo della Tonnara di Vibo Valentia, il Parmaurbancenter di Parma.
Invito allegato