Ollus leto datus est
Architettura, topografia e rituali funerari nelle necropoli
dell’Italia meridionale e della Sicilia fra antichità e medioevo
Reggio Calabria, 22-25 ottobre 2013
Da sempre il momento della morte, come passaggio ineluttabile della vita, ha giocato un ruolo importante nella cultura di ciascuna società, in ogni luogo e in ogni tempo. Dalla preistoria alle grandi civiltà greche e romane, fino a quelle trasformazioni tardo antiche che, con l’avvento del Cristianesimo, diedero inizio all’età medievale, le popolazioni del bacino del Mediterraneo hanno manifestato una particolare cura per i rituali funerari, sia nell’affidare alla terra i resti mortali del defunto nel suo passaggio nell’aldilà, sia per conservare e rappresentare la sua immagine alla collettività.
Il Convegno internazionale organizzato dal Soprintendente per i Beni Archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, e dal docente di Storia dell’architettura antica e medievale del Dipartimento d’ArTe dell’Università Mediterranea, Carmelo G. Malacrino, ha l’obiettivo di portare nella Città dello Stretto un nutrito gruppo di esponenti dell’archeologia italiana per discutere su questo tema, focalizzandone l’attenzione sui contesti dell’Italia meridionale e della Sicilia fra antichità e medioevo.
Un grande evento scientifico, nel quale quasi duecento relatori provenienti da università, soprintendenze e centri di ricerca italiani ed esteri porteranno studi e nuove scoperte, al fine di illustrare gli obiettivi raggiunti, presentare testimonianze inedite e confrontarsi sulle problematiche rimaste ancora insolute.
La manifestazione, accolta e supportata dal Rettore Pasquale Catanoso, e dal direttore del Dipartimento di Architettura e Territorio, Gianfranco Neri, si svolgerà nell’Aula Magna di Ateneo ‘Antonio Quistelli’, presso la Cittadella Universitaria, dal 22 al 25 ottobre 2013.
L’auspicio di questa iniziativa, nata dalla sinergia di due istituzioni dedite allo studio e alla valorizzazione del patrimonio culturale calabrese, non sarà solo quello di riunire a confronto numerosi studiosi sui temi dell’architettura, della topografia e dei rituali funerari antichi e medievali, ma anche di coinvolgere studenti e appassionati nelle problematiche storico-archeologiche, nonché di sensibilizzare la cittadinanza alla conoscenza e alla conservazione del proprio patrimonio archeologico.
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