Grande successo della serata di beneficenza per i bambini del reparto di ematologia dei “Riuniti”.
Una Caffetteria Universitaria traboccante di spettatori ha ospitato il debutto degli studenti dei laboratori musicali del Movimento “Contaminiamo i Saperi”. La sera del 19 dicembre, in tantissimi si sono ritrovati a vivere l’Università ben oltre l’orario delle lezioni, animati da due ottimi motivi per tornare nei suoi locali.
Ad allietare i presenti con il canto e la musica, studenti provenienti da tutti e 6 i Dipartimenti che compongono l’Università Mediterranea, magistralmente diretti dal prof. Angelo Viglianisi Ferraro: quasi 50 elementi, tra voci e strumentisti.
Nel repertorio, grandi classici natalizi come “Adeste fideles”, “Astro del Ciel”, “White Christmas”, “So this is Christmas/War is over”, ma anche un omaggio al pop – rock italiano con “Ho imparato a sognare” dei Negrita.
Un gradito fuori programma ha commosso i presenti: la lettura, da parte dei componenti del coro, di un loro lungo messaggio di ringraziamento per Viglianisi Ferraro, “motore” del Movimento “Contaminiamo i Saperi”, che riscuote sempre maggior successo tra gli iscritti alla Mediterranea.
Per i coristi, molti dei quali dilettanti alla prima esperienza, il fatto di essere animati da grande entusiasmo e da scarse competenze e sofisticazioni tecniche non ha rappresentato un limite o un ostacolo, bensì una carta vincente a priori.
“Collante” tra questi e strumentisti rodati, oltre alla forza delle note musicali, una buonissima causa: la partecipazione, per il quinto anno consecutivo, dell’Ateneo reggino alla campagna di raccolta fondi del Centro Monoriti per la Ludoteca del reparto di Ematologia degli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.
A fine serata infatti, dopo il saluto del Magnifico Rettore, prof. Pasquale Catanoso, al quale gli studenti hanno voluto consegnare un attestato di ringraziamento, e l’intervento della dott. ssa Luisa Foletti, psicologa e psicoterapeuta presso l’AIL reggina, che ha spiegato le difficili condizioni nelle quali versano i malati e gli stessi reparti dell’azienda ospedaliera, gli spettatori si sono uniti allo spirito di solidarietà che ha avvolto l’intero evento, destinando complessivamente offerte per 1.006 euro all’organizzazione attiva fin dal 1969 nel campo della ricerca scientifica e assistenza ai malati di leucemia, linfomi e mielomi.
Un’idea semplice, nata dalla consapevolezza che ogni essere umano è depositario di talenti, che possono produrre frutti inaspettati, se solo vengono messi al servizio degli altri, ha dunque condotto attraverso la musica, e sfruttando la cassa risonanza dei social network, ad un risultato concreto che renderà più felici le festività di tanti piccoli degenti e dei loro familiari.
Ai giovani è pervenuta, intanto, la richiesta di replicare il 6 gennaio a Santo Stefano d'Aspromonte, presso la Comunità Exodus fondata da don Mazzi.
Ed i coristi hanno ovviamente accolto positivamente l'invito.
La contaminazione prosegue, dunque...
Resoconto a cura del Laboratorio di giornalismo e scrittura creativa del Movimento Contaminiamo i Saperi
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