Il regime fiscale dei beni culturali immobiliari ha subito un duro colpo in conseguenza della nuova tassazione immobiliare attuata in Italia dal 2012, per una scelta di politica economica basata sulla tesi, di matrice europea, per cui la tassazione immobiliare non danneggia la crescita economica in quanto gli immobili sono un bene di investimento di consumo.
L’Unione europea, che pure ha adottato il principio per cui i beni culturali possono essere sovvenzionati dall’intervento pubblico, in deroga alla regola generale di divieto degli aiuti di stato, non ha tenuto conto di ciò con riguardo alla tassazione patrimoniale immobiliare. Eppure la tutela e valorizzazione di questi beni ha particolare rilevanza per la salvaguardia dell’identità culturale regionale europea – il principio fondamentale su cui si basa l’eccezione culturale europea al divieto di aiuti di stato.
Tutto ciò crea particolari problemi per le politiche regionali di sviluppo, in Calabria in particolare, dato che la tutela e valorizzazione degli immobili storici e artistici ha molta rilevanza per lo sviluppo culturale e turistico.
Le due lezioni di Francesco Forte di martedì 28 aprile dalle ore 17,20 alle ore 19,00 e di mercoledì 29 aprile dalle ore 11,00 alle ore 13,00 (entrambe in aula D5, lotto D, Salita Melissari) riguarderanno rispettivamente l’analisi delle linee di politica economica dell’Unione Europea per la tassazione immobiliare in confronto alle soluzioni adottate dall’Italia e l’analisi e le prospettive riguardanti la politica fiscale degli immobili storici e artistici adottata dall’Italia, in rapporto alle politiche culturali del turismo.