Te.CA – temporary compact art, la galleria (del) dArTe è forse la più piccola galleria d’arte mai esistita. È incassata in un muro, in un’apertura di 32x55x23 cm. Si apre su uno dei corpi scala che collega il Dipartimento di Architettura e Territorio agli uffici amministrativi. Nell’apertura del muro si inserisce il volume espositivo.
In questo luogo di passaggio e non di sosta, Te.CA vuole sorprendere ed essere quasi d’inciampo a chi si trovi a passare di lì. D’altro canto è così piccola che l’effetto sorpresa può essere in fretta neutralizzato da chi è indaffarato e non ha tempo da perdere.
Non sempre lo spazio di una galleria è a totale disposizione dell’artista. Nella galleria Te.CA l’artista può invece disporre in modo sovrano di ciascuno dei 40.480 cm3 dello spazio espositivo. Né ci sono limiti alle tecniche che sarà possibile utilizzare.
La filosofia, la scienza e l’arte sono sempre state affascinate dalla corrispondenza tra microcosmo e macrocosmo. La galleria dArTe Te.CA offre all’artista la possibilità di utilizzare in questa corrispondenza. Per esempio, l’uso di tecnologie digitali può moltiplicare lo spazio della galleria, e lo può mettere in dialogo con altri spazi e altri luoghi.
Saranno invitati a esporre nello spazio della galleria artisti nazionali e internazionali. Saranno banditi anche dei concorsi aperti a studenti e docenti dell’Ateneo e dell’Accademia reggine. L’auspicio è quello di creare con il tempo una collezione permanente dei volumi di ciascun artista.
La galleria Te.CA del dArTe sembra un gioco futile, ma non è più futile di quanto non lo sia qualsiasi forma d’arte.