In un contesto di progressiva globalizzazione dei mercati internazionali e di crescente sensibilità per la tutela delle risorse ambientali, la competitività della filiera olivicola-olearia può essere significativamente supportata dalla economicità ed ecocompatibilità delle tecniche di gestione delle acque reflue prodotte dai processi di estrazione dell’olio.
Soprattutto nelle condizioni in cui operano i piccoli frantoi in ambito rurale, l’utilizzazione agronomica delle acque reflue olearie può rappresentare una valida alternativa in grado di contenere i costi di gestione, valorizzare il naturale potere depurativo del terreno ed il contenuto fertilizzante delle acque stesse e di minimizzare il rischio di inquinamento dei corpi idrici.
Tali motivazioni sono alla base di ricerche avviate da alcuni anni presso la Facoltà di Agraria dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. Tali ricerche proseguono nell’ambito di un Programma di Ricerca scientifica di rilevante Interesse Territoriale (PRIT 2002) finanziato dallo stesso Ateneo.
Il Convegno mira a valorizzare i risultati acquisiti sul tema da Istituzioni di ricerca nazionali e internazionali al fine di individuare possibili azioni e interventi, sia a livello politico-amministrativo che di ricerca, anche alla luce delle attuali problematiche e della normativa nei principali Paesi produttori del bacino del Mediterraneo.
Si allega programma.
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