Atelier “Architettura nei paesi in via di sviluppo”
Protocollo quadro tra la Mediterranea e l’Institute Polythecnique Panafricain”
Un nuovo protocollo di intesa è stato ufficializzato tra la Mediterranea e l’Institute Polythecnique Panafricain di Dakar (IPP). All’incontro avvenuto il 22 maggio nella sede dell’IPP erano presenti il Responsabile del Dipartimento prof. Papis Ibrahima Fall e il Direttore delegato prof. Emmanuel Sambou e, per la nostra università i proff. Sebastiano Nucifora e Alessandro Villari.
La cerimonia della firma è avvenuta durante un seminario di studio e di scambio di esperienze tra le due università, organizzato in occasione della presenza a Dakar degli studenti dell’Atelier di Tesi (dArTe). Il protocollo di intesa, voluto dal prof. Carlo Morabito, delegato all’internazionalizzazione, arricchisce il numero di accordi che la nostra università sta stipulando nel continente africano.
Il viaggio di studio, pensato dai responsabili dell’Atelier Laura Marino, Sebastiano Nucifora e Alessandro Villari, si è reso possibile grazie al partenariato con l’ong VIS, nell’ambito del progetto STOP TRATTA che il VIS sta sviluppando in alcuni paesi dell’Africa occidentale, tra cui il Senegal.
La responsabile locale del progetto, arch. Paola Schinelli, ha organizzato il viaggio e proposto i temi di progetto con i quali gli studenti dell’Atelier si cimenteranno nell’ambito della loro esperienza di laurea.
Le aree di progetto sono dislocate in luoghi diversificati del Senegal, tra Dakar, Tambacounda e Missirah.
Nella capitale è prevista la progettazione di una chiesa e il completamento delle aree esterne del centro salesiano della città. In due incontri, avvenuti con la comunità locale e i responsabili della parrocchia, gli studenti hanno avuto modo di ascoltare, in una logica di progettazione partecipata, le esigenze e i desideri dei committenti e dei fruitori, oltre che a visionare e analizzare l’area di progetto.
La carovana di studenti e professori si sposta oggi verso Tambacounda e Missirah dove si analizzeranno e rileveranno le altre due aree di progetto: la risistemazione dell’area della stazione ferroviaria della città di Tambacounda e la riprogettazione del centro professionale di arti e mestieri di Missirah.
Su - #architettiamolosviluppo si possono trovare foto e reportage del viaggio