Nell’ambito delle attività dell’Atelier di Tesi “Architettura per i paesi in via di sviluppo”, attivato dal Dipartimento dArTe, dal 17.07.2017 al 19.07.2017 si svolgerà un workshop di progettazione, aperto a tutti gli studenti, sui progetti di tesi di laurea degli studenti dell’atelier per il Senegal.
Il workshop si terrà nella biblioteca della Residenza Universitaria di via Manfroce a partire dalle ore 10,00 e riguarderà quattro interessanti temi di progetto:
- 1. Chiesa salesiana a Dakar;
- 2. Centro di formazione professionale a Tambacounda;
- 3. Centro di formazione professionale a Missirah;
- 4. Hotel de la gare a Tambacounda.
Le attività saranno coordinate dall’arch. Emilio Caravatti e dall’arch. Raoul Vecchio con i tutor arch. Federica Triscari e arch. Donia Trunfio.
EMILIO CARAVATTI Attraverso esperienze di progettazione e di ricerca in Italia ed all’estero scopre la passione per il fare architettura e dopo la laurea al Politecnico di Milano apre il proprio studio a Monza nel 1994, dove tuttora opera in collaborazione con il fratello Matteo all’interno del gruppo di lavoro Caravatti_Caravatti.
L'attività dello studio si confronta in prevalenza con progetti di residenza e temi di carattere pubblico attraverso incarichi sia in Italia che all’estero; tra gli altri si segnalano l’ampliamento del palazzo municipale e biblioteca civica ad Olgiate Molgora (LC) (2005), la biblioteca di quartiere a Katì Kokò (Repubblica del Mali 2004) il centro scolastico a Bobodioulasso (Burkina Faso 2003) un centro civico con biblioteca ad Albiate (MB) (2008) ed un intervento residenziale a Zalau (Romania 2009-10). Nel 2006 fonda AFRICABOUGOU Associazione Onlus per approfondire e sviluppare progetti di collaborazione con le popolazioni locali in Africa occidentale attraverso la realizzazione di infrastrutture pubbliche nel campo della scolarizzazione e della sanità in villaggi della savana (Premio speciale Brick AWARD 2010 a Vienna), tra cui ricordiamo la scuola comunitaria a N’tyeani (Menzione premio ARCHES 2006) ed il dispensario nel villaggio di N’golofalà (finalista Medaglia d’oro dell’architettura italiana 2009).
RAOUL VECCHIO, architetto e fondatore di Balouo Salo. Inizia a sviluppare il progetto nel 2013 a seguito di indagini e ricerche approfondite sugli equilibri e le culture del continente, di cui ne è promotore e studioso. è inoltre scrittore di narrativa contemporanea a sfondo introspettivo e spirituale. Appassionato di filosofia orientale a sfondo buddista, di tradizioni architettoniche dell'Africa sub-sahariana e antropologia africana.
Da 4 anni si dedica in modo esclusivamente volontario allo sviluppo del progetto tecnico Balouo Salo e parallelamente alla raccolta fondi per finanziarne la realizzazione.
Per lo sviluppo e la promozione del progetto diviene esperto di comunicazione e relazioni internazionali, con rapporti presso CNAPPC, UNHabitat in Africa, istituzioni Senegalesi e studi di architettura internazionali.
Viaggia tra l'Italia e il Senegal, ove permane per lunghi periodi nei villaggi beneficiari, per creare unità, partecipazione e condivisione, quali elementi fondamentali del suo operato umanitario. In Europa la sua dedizione umanitaria viene riconosciuta con il Premio Giovanni Lorenzin 2015 per le opere umanitarie sull'accessibilità all'acqua e il premio Federico II 2015 per la Solidarietà Internazionale.