Nel panorama diversificato del sistema delle residenze nobiliari la tipologia del casino di delizie gioca spesso un ruolo singolare fra la dimora urbana e la villa extraurbana, trovando soprattutto fra Seicento e Settecento ampia affermazione attraverso significative elaborazioni architettoniche. Luoghi di soggiorno temporanei i “casini di piacere” vengono edificati e poi prescelti per trascorrere momenti della vita in simbiosi con la natura; il sentimento arcadico giocherà, infatti, un ruolo determinante nel diffondersi e nello strutturarsi di questa particolare tipologia edilizia. Le dimensioni ridotte delle costruzioni spesso hanno offerto il pretesto per elaborazioni architettoniche insolite dove il simbolismo si associa al linguaggio architettonico, mentre le tipologie assumono significati nuovi pregnanti e fortemente legati al contesto paesaggistico.

Il convegno, che prende le mosse dalle problematiche connesse agli argomenti emersi in un recente studio condotto su una residenza calabrese, Villa Caristo, mira a chiarire le dinamiche delle genesi dei modelli, della loro diffusione all’interno dei vari contesti culturali e sociali percorsi da un’ideologia comune. Da qui la necessità di meglio chiarire le dinamiche storiche che hanno spinto personaggi specifici a strutturare in modo più articolato il sistema residenziale canonico, quindi di delineare le tensioni culturali che hanno indirizzato verso determinate scelte. In questo contesto appare rilevante, inoltre, mettere a fuoco queste esperienze con quelle dei grandi centri di elaborazione artistica italiana ed europea utili a specificare le declinazioni del tema nelle numerose tipologie sparse sul territorio dell’Italia meridionale.

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