Si è concluso anche quest’anno con successo, il salone per l’orientamento. Palazzo Campanella ha aperto le sue porte in questi giorni a più di 8.000 ragazzi che hanno avuto l’occasione di incontrare Università e Aziende. Il salone dell’orientamento, tra seminari e formazione, ha offerto ai ragazzi che lo hanno visitato informazioni, spunti di riflessione vincenti ed ha visto tra i protagonisti principali il nostro Ateneo che ha portato nei suoi stand, la ricca offerta formativa universitaria e extra universitaria.
E quest’anno, a rappresentare la Mediterranea era presente anche il Coro Polifonico dell’Ateneo, che è stato protagonista Mercoledì 22 Novembre, all’inaugurazione. Infatti, al nostro coro è stato affidato il compito di cantare prima l’Inno di Italia al taglio del Nastro, che è avvenuto alla presenza dei vari delegati delle università presenti, da parte del Presidente del Consiglio Regionale Nicola Irto, e in seguito l’Inno Universitario, per dare il via a questa dodicesima edizione del Salone dell’Orientamento.
Notevole il successo riscontrato dalla performance del coro, che si è già distinto negli anni per preparazione e per professionalità in diverse rassegne nazionali ed internazionali, e che ha catturato l’attenzione dei presenti, anche questa volta.
Il coro polifonico dell’Università diretto da Carmen Cantarella, che annovera al suo interno una rappresentanza di studenti, professori, personale tecnico -amministrativo e laureati provenienti da tutti i dipartimenti dell’Università, ha poi aperto il seminario dell’Università Mediterranea, che si è tenuto presso la Sala Calipari, dove i delegati dei vari Dipartimenti hanno incontrato gli studenti regalando ai presenti dopo aver cantato - come l’occasione richiedeva - il Gaudeamus Igitur, vale a dire l’inno universitario, l’allegra e vivace “goodnight sweetheart”, coinvolgendo la platea, per poi lasciare spazio ai relatori per la presentazione dei vari corsi universitari.
La partecipazione del coro Polifonico della Mediterranea al Salone è per l’università Mediterranea tutta e per il coro stesso un evento da rammentare, poiché dimostrazione sia di come l’Ateneo metta al centro della sua offerta la crescita e la formazione dello studente a livello didattico e culturale, ma soprattutto di come punti e si occupi dello sviluppo dello studente a trecentosessanta gradi: la cittadella universitaria infatti è ,non solo il luogo atto ad apprendere nozioni e diventare professionisti, ma si trasforma in polo culturale di primaria importanza per tutta la Città: dove lo studente non è solo chiamato ad apprendere, ma vive un contesto di crescita tale da favorire lo sviluppo di interessi e capacità collaterali alla sfera di studi scelta, come quella musicale.