Gli atenei più difficili da raggiungere con i mezzi di trasporto pubblico e con una quota superiore di studenti in condizioni economiche disagiate riceveranno maggiori risorse.
Lo prevede il decreto del ministro Marco Bussetti dell’8 agosto, che modifica i criteri per l’assegnazione del 22%, dei finanziamenti ordinari (Ffo), superando di fatto, il meccanismo basato sulla spesa storica delle università.
Un risultato importante a cui la Mediterranea ha fortemente contribuito in fase istruttoria, attraverso le proposte avanzate dagli organi accademici in CRUI e quindi al MIUR.
Il decreto modifica il "costo standard" per studente, con l’introduzione di due importi perequativi basati sul reddito familiare medio della Regione dove ha sede l’università, sulla capacità contributiva effettiva degli iscritti e l'accessibilità dell'ateneo.
Secondo il MIUR, "si va così incontro alle realtà in cui gli studenti partono da condizioni più svantaggiate e si tiene conto della rete dei trasporti e dei collegamenti in modo da compensare le università che logisticamente sono più difficili da raggiungere".
Per il triennio 2018-2020 il costo standard rappresenta il modello per ripartire rispettivamente il 22%, il 24% e il 26% (tra 1,4 e 1,7 miliardi di euro) del Fondo di finanziamento ordinario delle università, che vale oltre 7 miliardi, in base a parametri dimensionali oggettivi che tengono anche conto degli specifici contesti.