L'Aula magna Quaroni di Architettura ospiterà il 13 marzo, ore 9.30, il seminario Gli effetti del terremoto sul territorio e sulle costruzioni.
L’Italia è un Paese a rischio sismico a causa della sua particolare posizione al centro del Mediterraneo, nella zona di convergenza tra la zolla africana e quella eurasiatica.
Tra le Regioni italiane, la Calabria, è una tra quelle a più alta sismicità come testimoniano i numerosi terremoti che si sono verificati nel passato e che, purtroppo, continueranno a verificarsi.
L’interazione tra la pericolosità sismica del sito (cioè la probabilità che un fenomeno di determinata intensità si verifichi in un certo intervallo di tempo e in una data area), la vulnerabilità degli edifici (cioè la propensione a subire danneggiamenti in conseguenza delle sollecitazioni indotte da un evento di una certa intensità) e l’esposizione (intesa come “valore” degli elementi a rischio presenti in una determinata area) caratterizzano il cosiddetto rischio sismico.
Il rischio sismico, di un determinato territorio, può essere quindi definito come la misura dei danni attesi in un dato intervallo di tempo, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle costruzioni e di antropizzazione.
L’obiettivo del seminario è quello di promuovere la cultura della prevenzione del rischio sismico partendo dalla conoscenza dei rischi naturali, dalle loro potenziali cause fino all’individuazione dei relativi rimedi, per passare poi all’analisi della vulnerabilità sismica del costruito anche alla luce delle novità introdotte dal DECRETO 17 gennaio 2018 contenente “L’Aggiornamento delle «Norme tecniche per le costruzioni»”, per poi concludere con la progettazione e la verifica degli edifici irregolari e dell’analisi del loro comportamento sotto sisma.