In occasione del centenario dalla fondazione del Bauhaus, i Dipartimenti di Architettura dArTe e PAU insieme all’Accademia delle Belle Arti di Reggio Calabria presentano l’iniziativa Bauhaus. Le Arti, lo Spazio, il Corpo.
Dal desiderio di contribuire a un dibattito che vede nel rinnovato rapporto tra il corpo, lo spazio e le arti il luogo per una critica all’architettura e agli spazi sociali contemporanei, nasce questo programma di eventi dedicati alla scuola tedesca del Bauhaus. A distanza di un secolo è infatti giusto chiedersi se è ancora valido il modello multidisciplinare da lei suggerito e quali delle intuizioni riconducibili a quell’esperienza sono da considerarsi attuali e ancora importanti per il dibattito contemporaneo. Per cercare di rispondere a tali quesiti sono stati organizzati una serie di dibattiti, lezioni e mostre che a partire da ottobre 2019 si terranno nel corso del prossimo anno accademico. Storici dell’arte e dell’architettura, studiosi, architetti e artisti saranno invitati a relazionare sul fenomeno della Bauhaus e sull’opera Triadisches Ballet di Oskar Schlemmer, messa in scena per la prima volta a Stoccarda nel 1922. Il Balletto Triadico, pièce dal sapore grottesco, è un’opera teatrale che invita lo spettatore a riflettere sulla dimensione del corpo, sulle forme, i movimenti dell’uomo nello spazio architettonico e sul concetto di “Opera Totale” nella scuola della Bauhaus. Così come lo spazio della scena induce e in parte determina i movimenti del ballerino, qualsiasi altro spazio architettonico può determinare e mostrare all’utente delle opportunità di azione, suggerendone i modi d’uso: da qui l’importanza e la “responsabilità” del progetto.
Attraverso i vari contributi e approfondimenti si tenterà quindi di attualizzare il portato teorico di una delle esperienze più decisive della storia dell’arte e dell’architettura dell’ultimo secolo. Bauhaus. Le Arti, lo Spazio, il Corpo sarà il frutto di un’indagine corale, da compiersi con la necessaria consapevolezza della distanza storico-culturale che divide i luoghi e i tempi considerati. Non una celebrazione, dunque, ma una retrospettiva critica in cui il presente cerca le ragioni della sua storia e del suo futuro.
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La presentazione del programma si svolta il 17 luglio presso l’Aula A3 di Architettura.
Comitato scientifico:
Raffaella Campanella
Tommaso Manfredi
Giancarlo Muselli
Gianfranco Neri
Ettore Rocca
Adolfo Santini
Francesco Scialò
Comitato organizzativo:
Maria Lorenza Crupi
Paola Danaro
Francesco Leto
Jole Tropeano