Il Ministro per le Riforme e le Innovazioni nelle PA Luigi Nicolais ha firmato lo scorso 20 febbraio una direttiva sull'interscambio di dati tra le pubbliche amministrazioni e la pubblicità dell'attività negoziale. "La direttiva - si legge in una nota pubblicata dal Ministero - parte dal presupposto che una visione integrata dell'innovazione non può essere dettata solo dall'applicazione delle tecnologie, ma anche dalla semplificazione dei processi amministrativi e dall'interazione dei servizi tra le diverse amministrazioni". L'obiettivo del provvedimento è perciò quello di dare una forte accelerazione all'informatizzazione degli uffici pubblici, puntando anche e soprattutto sulla piena attuazione del Codice dell'Amministrazione Digitale. "Nonostante il CAD sia in vigore da tempo - prosegue infatti la nota - le amministrazioni sono ancora in ritardo riguardo il livello tecnologico delle prestazioni e, di conseguenza, sulla capacità di interazione con cittadini e imprese".
Questi alcuni dei punti chiave della direttiva:
- stop ai documenti aggiuntivi: le PA non possono più chiedere agli utenti documentazione aggiuntiva per verificare la veridicità delle autocertificazioni, ma dovranno basarsi su banche dati aggiornate, per accertare a monte la sussistenza dei requisiti richiesti. Per ridurre i tempi e semplificare le procedure sarà quindi necessaria nel breve periodo la piena cooperazione tra le amministrazioni, mediante la condivisione degli archivi e delle informazioni, e nel medio periodo, l'integrazione in rete dei servizi e delle procedure;
- stop alla carta: il cittadino ha diritto di accedere agli atti amministrativi anche attraverso il rilascio delle copie dei documenti su supporto elettronico;
- servizi on line: in attesa della distribuzione della carta d'identità elettronica e della carta nazionale dei servizi, tutti i cittadini dovranno essere messi nella condizione di interagire con le amministrazioni tramite il rilascio di password e codici pin. Le iscrizioni a scuola, per fare un esempio, potranno essere fatte tramite e-mail;
- trasparenza dei bandi: i bandi di gara per l'acquisizione di beni e servizi, o per la realizzazione di opere pubbliche di importo superiore a 20mila euro, dovranno essere pubblicizzati sui siti internet istituzionali, per migliorare la trasparenza e l'efficienza della spesa pubblica.
La direttiva prevede infine che i dirigenti pubblici vengano valutati anche in base al livello di interazione informatica con i cittadini, ossia in relazione alla quantità di procedimenti attivati mediante strumenti digitali.