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di Peppe Caridi - La notizia ufficiale è giunta stamani: nella seduta del consiglio comunale del prossimo 28 novembre si discuterà della questione dell'istruzione, trattando il tema della riforma Gelmini per la scuola e del decreto ministeriale sull'Università.
L'ordine del giorno recita testualmente:
- decreto legge n°112/2008 e n° 137/2008, conseguenze sulle istituzioni scolastiche e sulle università, dibattito e determinazioni
A commentare la notizia c'è ovviamente in prima linea Seby Romeo, consigliere del Pd (nella foto a destra), che aveva presentato proprio quest'ordine del giorno e che appare oggi evidentemente soddisfatto.
"Esprimo soddisfazione per la sensibilità dimostrata dai capigruppo consiliari e dal presidente Chizzoniti, della quale per altro non dubitavo, e considero raggiunto uno degli obiettivi che mi prefiggevo allorquando ho presentato l'ordine del giorno sull'ormai "famosa" questione Gelmini. E' chiaro che in consiglio comunale si aprirà una discussione nella quale ciascuna delle parti arricchirà il dibattito con il proprio contributo".
Romeo considera la questione dell'istruzione in stretta vicinanza con il tema del federalismo e della riforma federale, perchè "i tagli non sortiscono gli stessi effetti in Lombardia e in Calabria", e per questo ci tiene a collegare le due tematiche precisando l'intento della propria iniziativa:
"E' evidente che parallelamente all'attività svolta dal consiglio comunale, sarebbe utile ed opportuno aprire un tavolo in città che veda il coinvolgimento dei tanti soggetti interessati al mondo della ricerca universitaria, della formazione e dell'istruzione, affinchè si possano assumere decisioni frutto di una riflessione territoriale. In questo senso ho raccolto positivamente le considerazioni del consigliere del Pri Paolo Ferrara, che pur esprimendo posizioni diverse dalla mia, si è detto daccordo su un'iniziativa di questo tipo".
Ed anche Paolo Ferrara (nella foto a sinistra) non può che essere soddisfatto dell'ufficializzazione dell'ordine del giorno. Ha preso a cuore la questione e, insieme a Romeo, in modo trasversale, pur con approcci ben differenti sui contenuti della riforma, stanno portando avanti un progetto a cui credono, e cioè quello di avviare in città un dibattito sul tema.
Ferrara nei giorni scorsi ha avuto un incontro istituzionale con il rettore dell'Università Mediterranea di Reggio, Massimo Giovannini, che è stato compiaciuto e soddifatto e s'è complimentato con il consigliere del partito repubblicano del fatto di essere sempre in prima linea sulla questione-istruzione. Il rettore è apparso favorevole al tavolo di discussione, ma Ferrara va oltre: "Nel mio lavoro, coadiuvato dall'assessore al rapporto con gli enti Rocco Lascala (anch'esso Pri, n.d.r.), ho sempre voluto seguire l'intento del nostro compianto vicesindaco Gianni Rizzica che era stato il primo a portare avanti un discorso di confronto e dialogo tra Comune e Università. Sulla falsariga del suo operato, è intenzione andare oltre la discussione sull'azione di governo del ministro Gelmini e creare una sinergia tra ente pubblico e università, facendo in modo che Palazzo San Giorgio e Rettorato siano sempre più vicini operando per il bene comune della città intera. Perchè se gli enti dialogano tra loro non possono che averne vantaggio i cittadini tutti".