17 dicembre Mozione approvata all'unanimità dall'Assemblea Generale CRUI
La Finanziaria appena approvata dalla Camera attribuisce alle Università statali 400 milioni di euro a parziale reintegro, per il solo 2010, del taglio di 678 milioni previsto dalla manovra dell’anno scorso e non prevede alcuna integrazione per gli atenei non statali.
Per quanto superiore alle ipotesi iniziali e a una prima versione dell’emendamento governativo in materia, l’assegnazione rimane al di sotto del fabbisogno minimo complessivo, responsabilmente indicato dalla CRUI in 500 milioni per le Università statali e in 50 milioni per le Università non statali.
Le Università sono impegnate a gestire con il massimo rigore le risorse a disposizione. Ma deve essere chiaro che, senza fondi integrativi assegnati a breve termine, tenendo eventualmente conto delle eventuali revisioni del carico Irap e dei maggiori introiti già assicurati o che potrebbero ulteriormente derivare dallo scudo fiscale, e senza altre misure compensative, peggioreranno seriamente e, in alcune situazioni in modo irrimediabile, l’efficienza, la qualità e l’equilibrio finanziario degli Atenei.
La CRUI ribadisce, a questo riguardo, la richiesta non più prorogabile di imputare al Sistema sanitario le spese retributive del personale universitario riferito all’assistenza, anche in applicazione del comma 5 dell’art. 8 del decreto legislativo n. 517/1998.
La CRUI si farà promotrice di un’immediata apertura di un tavolo di confronto con il MiUR e il MEF, al fine di mettere inequivocabilmente in evidenza il complesso delle esigenze vitali e non sopprimibili del sistema e di individuare le modalità e i canali di intervento. La CRUI ribadisce, a questo riguardo, l’esigenza di una più corretta identificazione degli indicatori di valutazione della ricerca e della didattica anche a correzione di quelli utilizzati nell’ultima assegnazione. La CRUI sollecita parallelamente che nelle modalità di distribuzione delle risorse ai singoli atenei si tenga conto dell’andamento effettivo dei pensionamenti e del turn over del personale.
Non è d’altra parte pensabile, di fronte al taglio di quasi il 20% sul Fondo di finanziamento degli atenei previsto per il 2011 - i cui effetti porterebbero le Università al tracollo - che si attenda la fine dell’anno prossimo per intervenire, come è appena successo, con emendamenti dell’ultimo minuto alla Finanziaria, in un contesto esposto a tutte le pressioni.
E’ per contro indispensabile che, parallelamente all’iter parlamentare del DDL di riforma, appena iniziato, e contestualmente all’avvio delle attività dell’ANVUR, vengano predisposte quanto prima le linee di un intervento finanziario serio e adeguato, consapevole delle difficoltà generali nelle quali continuiamo a dibatterci, ma proporzionato comunque alle esigenze, graduato e garantito nel tempo ed effettivamente a sostegno delle prospettive di rinnovamento e di rilancio del sistema universitario nazionale, viste come una effettiva priorità, non solo a parole, nelle strategie generali del Paese.
Senza il verificarsi di tali condizioni, la CRUI dichiara sin d’ora che sarà impossibile garantire la tenuta politica e gestionale del sistema nel corso dell’anno che ci attende.
(Fonte: www.crui.it)