Pubblicata la ricerca svolta da Giuseppe Delfino, Domenico Iannò, Corrado Rindone e Antonino Vitetta che affronta organicamente lo spostamento delle persone tra le due sponde dello Stretto e scaturita da un accordo tra il Ministero dei Trasporti e il Consorzio Labtegnos.
L'introduzione è di Alessandro Bianchi, che non risparmia l'accenno polemico al Ponte, falsa soluzione al problema. Massimo Giovannini, responsabile scientifico dello studio, delinea la logica seguita: ricostruire gli spostamenti considerando gli utenti e le loro esigenze l'elemento centrale del sistema dei trasporti. Tali esigenze possono essere soddisfatte attraverso servizi e/o infrastrutture esistenti da razionalizzare oppure servizi e/o infrastrutture da realizzare, in relazione alle criticità attuali o previste.
L’obiettivo principale è stato lo studio della mobilità di persone nell’Area dello Stretto con la finalità di individuare, simulare e confrontare scenari di piano di breve e medio periodo attraverso metodi quantitativi.
Il problema è stato analizzato nel contesto dello stato attuale del sistema di mobilità di persone con riferimento all’offerta di infrastrutture e servizi di trasporto. Dall’interazione della domanda e dell’offerta di trasporto sono state evidenziate le principali criticità che possono evolvere in maniera differente negli scenari futuri ipotizzati.
Le analisi possono essere di supporto per l’individuazione di opportuni indirizzi attuativi. La realizzazione di qualunque scenario, probabilmente, non può prescindere dall’istituzione di una struttura unica sovraordinata di governance relativamente a interventi che riguardano la mobilità di attraversamento interna all’Area dello Stretto con compiti di programmazione degli interventi, monitoraggi o dei dati di mobilità, simulazione e controllo degli effetti, informazione all’utenza.
Nell'intervista, l'affiatata coppia Rindone-Vitetta presenta lo studio e le possibili applicazioni per il miglioramento delle difficili condizioni che gli utenti, studenti compresi, si trovano ad affrontare per la mancanza di un coordinamento locale della mobilità Messina-Reggio. O viceversa.
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