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TECNICHE DELLA RAPPRESENTAZIONE

Corso ARCHITETTURA
Curriculum comune
Anno Accademico 2024/2025
Anno 3
Crediti 6
Ore aula 150
Settore Scientifico Disciplinare ICAR/17 - DISEGNO
Attività formativa Affine/Integrativa
Ambito Attività formative affini o integrative

Docente

Foto Francesca FATTA
Responsabile Francesca FATTA
Crediti 6
Semestre Primo Ciclo Semestrale

Informazioni dettagliate relative all'attività formativa

TEMA DEL CORSO: Maschere parlanti: dalla modellazione digitale al facial motion capture per la fruizione inclusiva.

Il corso si occupa delle tematiche e delle pratiche della digitalizzazione, della virtualizzazione, e più in generale delle tecniche innovative per la documentazione, l’analisi e la condivisione del Cultural Heritage finalizzate ad una fruizione inclusiva. In questo contesto si lavorerà sul caso studio del museo Luigi Bernabò Brea fondato nel 1954 sul Castello di Lipari e della collezione di maschere in terracotta riferite al repertorio teatrale, impiegate come corredo funerario in un periodo compreso tra il IV e III secolo a.C. 

Le maschere presenti presso il Museo Bernabò Brea a Lipari, seppur di grande pregio, sono oggi conservate in un contesto avulso da quello che è stato il loro uso, definendosi come reperti muti. 

La nuova teatralità digitale mira a un coinvolgimento multilivello del fruitore, divenendo esso stesso attore delle emozioni legate alla specifica maschera indossata.

Sulla base del rilievo fotogrammetrico e della restituzione tridimensionale di alcune tra le maschere più significative, custodite presso il museo Bernabò Brea di Lipari, il corso lavorerà sulla replica digitale e sulla stampa 3D a scala “umana” per comprenderne l’indossabilità della stessa, processo funzionale alla fruizione immersiva del reperto.

Si lavorerà anche sulle tecniche sulle innovative tecniche di facial motion capture che, in tempo reale, garantisce l’indossabilità della maschera rispetto al volto dell’utente fruitore, attraverso il quale si intende proporre una nuova musealità, incentrata sulla narrazione dei reperti e sul coinvolgimento customizzato degli utenti.

Si giunge così alla realizzazione di un teatro digitale che definisce una nuova idea per la valorizzazione dei reperti archeologici legati al teatro e alla maschera.

 

Per quanto riguarda gli obiettivi formativi specifici del Corso di Studio, il corso intende perseguirli attraverso una adeguata conoscenza del contesto storico dei manufatti indagati, nonché dei più avanzati sistemi di rappresentazione digitale nel campo del Cultural Heritage.


 

2_PROGRAMMA DEL CORSO

I temi trattati nel corso riguardano le tecniche di rappresentazione digitale, la prototipazione ed il facial motion capture, processi di forte impatto emotivo, attraverso i quali accrescere il rapporto di fidelizzazione e inclusione tra l’utente e il patrimonio culturale. Il workflow che si mette in atto vuol essere uno strumento adatto alla produzione di soluzioni museali ‘aumentate’ ed alla costruzione di scene teatrali contemporanee, attraverso cui sovrapporre la maschera di dimensione ‘umana’ al volto del fruitore.

Il processo risulta essere particolarmente adatto per il basso costo e per la sua replicabilità, oltre a configurarsi come valida alternativa al racconto in tempo reale della storia associata alla maschera stessa.

In particolare si esamineranno i programmi di rilevamento, modellazione e stampa 3D adatti per oggetti complessi di dimensioni ridotte.

I risultati attesi riguardano:

Primo STEP: la costruzione di un archivio digitale di della collezione di maschere in terracotta (repository); .

Secondo STEP: la stampa 3D per la realizzazione di repliche analogiche del reperto attraverso l’uso di stampante 3D, anche destinate alla fruizione aptica;

Terzo STEP: la realizzazione di maschere parlanti attraverso il facial motion capture al servizio della fruizione inclusiva.

 

3_RISULTATI ATTESI

Conoscenza e capacità di comprensione dell’uso del digitale nel mondo dei beni culturali: Digital Humanities.

Conoscenza e capacità di comprensione applicate a repliche museali per una fruizione inclusiva che investa nel campo della digitalizzazione e della eXtended Reality (XR) 

Autonomia di giudizio sul valore dei progetti analizzati;

Abilità comunicative attraverso sistemi di rappresentazione misti e integrati;

Capacità di apprendere sia sul piano delle tecniche tradizionali (ridisegno e reinterpretazione dei reperti museali) sia attraverso l’apprendimento della costruzione di modelli digitali e la loro fruizione attraversi sistemi di Realtà aumentata, virtuale, immersiva.

 



Ultimo aggiornamento: 02-04-2025

 

  1. Bernabò Brea, L. (1981). Menandro e il teatro greco nelle terracotte liparesi. Genova: Sagep.
  2. Cervellini, F., Rossi, D. (2011). Comunicare emozionando. L’edutainment per la comunicazione intorno al patrimonio culturale. In DISEGNARECON, pp. 48-55.
  3. DiCultHer (8 novembre 2019). Educazione all’Eredità Culturale Digitale. Dalla Convenzione di Faro alla Carta di Pietrelcina. <https://www.diculther.it/blog/2019/11/08/educazione-alleredita-culturale-digitale-dalla-convenzione-di-faro-alla-carta-di-pietrelcina/> consultato il 19 maggio 2024.
  4. Di Paolo, M. (2018) Educare al Patrimonio Culturale nell’era digitale. In Bricks, 8 (3), pp. 26-33.
  5. Lampis, A. (2018). Ambienti digitali e musei: esperienze e prospettive in Italia. In A. Luigini, C. Panciroli (a cura di). Ambienti digitali per l’educazione all’arte e al patrimonio, pp. 11-16. Franco Angeli: Milano.  

 

Altro materiale didattico specifico sarà fornito durante le lezioni


Ultimo aggiornamento: 02-04-2025

Al fine di conseguire i risultati attesi per il programma del corso e la sperimentazione proposta, l’offerta didattica articolata nelle differenti attività persegue i seguenti

-         Obiettivi formativi qualificanti: uno specifico approfondimento nel campo della rappresentazione digitale per un dialogo con le scienze umane, alla ricerca di una migliore fruizione inclusiva dei beni culturali.

Obiettivi formativi specifici: esperienze formative legate all’uso delle più avanzate tecniche di rappresentazione 3D.


Ultimo aggiornamento: 02-04-2025

Non si po’ seguire il Corso se non si sono superati gli esami di CAD e quelli relativi alle discipline dei primi due anni del SSD ICAR/17 DISEGNO 


Ultimo aggiornamento: 02-04-2025

1_TIPOLOGIA DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE:

0_ test per verificare le conoscenze di base (avvio in attività formative);

1_ prima verifica intermedia sul programma su lezioni frontali e seminari: 5a settimana;

2_ seconda verifica intermedia sulla parte laboratoriale: 9a settimana;

3_ verifica finale – Final Review: 13a settimana.


2_MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELL’ESAME:

L'esame si svolgerà con un colloquio e con la presentazione dei lavori svolti.

L’esame sarà contestuale alle verifiche dei prodotti esposti alla fine del workshop di fine corso

 

3_OBIETTIVI AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE (idem su ESSE3) :

In linea con gli obiettivi dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, si intende offrire un’occasione di confronto e di sensibilizzazione sul tema cruciale dello sviluppo sostenibile, con riferimento all’Agenda ONU 2030 nel campo assai vasto e articolato dei Beni culturali e della fruizione inclusiva.

Il tema del corso considera alcune delle priorità e macro obiettivi SDG che da qualche anno sono oggetto di approfondimento e studio interdisciplinare trasversale a beni e servizi culturali di Musei, Archivi e Biblioteche e loro stakeholder al fine di trovare delle risposte che diano corpo ad azioni comuni di sviluppo, progetti di ricerca, miglioramento, ammodernamento, sicurezza e salvaguardia, che riguardino il patrimonio culturale pubblico nella società globale che cambia velocemente e che richiede maggiori competenze aggiornate e approcci diversi dagli attuali. Le tecnologie digitali offrono grandi opportunità per la creazione di specifici archivi e nuovi contenuti che possano contenere informazioni e opportunità di rilancio.

Il patrimonio culturale è un fondamentale generatore di valori all’interno della società: lo abbiamo ereditato dal passato per costruire il senso del presente e proiettare i nostri valori verso il futuro. In tal senso, i musei, le grandi collezioni, gli archivi e i luoghi della cultura in generale garantiscono la preservazione nel tempo degli oggetti materiali che consideriamo beni culturali, promuovendo lo sviluppo del pensiero critico, della crescita individuale, dell’inclusività generazionale e della partecipazione attiva della cittadinanza.

Le tecnologie digitali determinano la configurazione di inediti scenari di comunicazione, condivisione e scambio: impattando direttamente sulle capacità e le percezioni individuali, ridisegnano i bisogni delle comunità nella creazione di nuovi scenari valoriali e di nuove forme di funzione del patrimonio culturale. Gli strumenti e le metodologie informatiche costruiscono e potenziano le relazioni tra le persone, le espressioni del patrimonio e le attività culturali, aumentando, dunque, le capacità di elaborare nuove prospettive di senso per il futuro.

È necessario inoltre tenere conto del contesto europeo; nell’ambito del programma Horizon Europe è prevista una specifica misura per il biennio 2023- 2025 finalizzata alla creazione di un Cloud collaborativo europeo per il patrimonio culturale che prosegue e consolida le numerose iniziative europee per la digitalizzazione.

Il corso, sempre in linea con questi obiettivi propone la sperimentazione di una piattaforma per il patrimonio archivistico tra reperti muti e potenzialità conoscitive, un asset fondamentale per la divulgazione e la conoscenza partecipata della cultura attraverso la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale che lega storia e memoria per una maggiore consapevolezza del valore presente.

 

4_CALENDARIO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

 

1A SETTIMANA

Presentazione del tema del corso “Maschere parlanti: dalla modellazione digitale al facial motion capture per la fruizione inclusiva”. Le digital Humanities nell’ottica di una fruizione culturale più ampia, equa e inclusiva

Assegnazione dei lavori agli studenti.

 

2A SETTIMANA

Dal disegno al modello: La maschera nel mondo classico tra rito e teatro, prove di disegno delle maschere della collezione del Museo archeologico Bernabò Brea di Lipari e di integrazione delle lacune delle figure.

 

3A SETTIMANA

Rilievo fotogrammetrico e restituzione tridimensionale della maschera secondo l’esempio della “maschera del Satiro”. Esercitazione in laboratorio su programmi specifici di modellazione 3D.

 

4A SETTIMANA

PRIMO STEP: La fruizione virtuale della maschera finalizzata ad una sua condivisione aperta. Creazione di un repository on line per l’allestimento una collezione digitale costituita da una selezione di reperti acquisiti.

 

5A SETTIMANA

PRIMA VERIFICA dei lavori e valutazione.

 

6A SETTIMANA

SECONDO STEP: La stampa 3D per la realizzazione di repliche analogiche del reperto attraverso l’uso di stampante 3D, anche destinate alla fruizione aptica.

 

7A SETTIMANA

Dal reperto digitale al prototipo indossabile. Verifica morfo dimensionale della maschera nel rapporto con la figura umana.

 

8A SETTIMANA

La manipolazione della mesh attraverso l’impiego di software quali, in particolare, Blender e Autodesk Meshmixer.  Stampa 3D dei prototipi.

 

9A SETTIMANA

SECONDA VERIFICA. La manipolazione della mesh attraverso l’impiego di software quali, in particolare, Blender e Autodesk Meshmixer.  Stampa 3D dei prototipi.

 

10A SETTIMANA

TERZO STEP: Maschere parlanti: la spiegazione del facial motion capture al servizio della fruizione inclusiva

Preparazione delle maschere parlanti

 

11A SETTIMANA

Il processo di facial mocap: descrizione delle coordinate, delle posizioni relative a specifici punti individuabili sul volto dell’utente. Processo da applicare a ciascuno studente: Preparazione dei testi e dei video in aula.

 

12A SETTIMANA

Presentazione dell’expression tracking realizzato da ciascuno studente

 

13A SETTIMANA

Presentazione dei singoli lavori realizzati su ciascuna maschera.

SECONDO STEP: prova di indossabilità

TERZO STEP:  expression tracking

 

ESAMI

 

5_LAVORO AUTONOMO DELLO STUDENTE

1 cfu=25 ore (10 ore frontale/15 a cura dello studente*)

-         Approfondimento/studio su bibliografia (parte teorica)

-         Preparazione verifiche (sperimentazione)

-         Preparazione esami


Ultimo aggiornamento: 02-04-2025

Non ci sono ulteriori informazioni


Ultimo aggiornamento: 02-04-2025

Modalità e fasi di verifica (intermedie e finali) dell’apprendimento

-         Da svolgersi nella settimana a disposizione da calendario (art.18 comma 3)

 

ES (simulazione)

0_ test per verificare le conoscenze di base (avvio in attività formative);

1_ verifica intermedia sul programma su lezioni frontali e seminari;

2 _ verifica finale.

 

(cfr art.14 regolamento didattico/obbligo di frequenza)


Ultimo aggiornamento: 02-04-2025

In linea con gli obiettivi dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, si intende offrire un’occasione di confronto e di sensibilizzazione sul tema cruciale dello sviluppo sostenibile, con riferimento all’Agenda ONU 2030 nel campo assai vasto e articolato dei Beni culturali e della fruizione inclusiva.

Il tema del corso considera alcune delle priorità e macro obiettivi SDG che da qualche anno sono oggetto di approfondimento e studio interdisciplinare trasversale a beni e servizi culturali di Musei, Archivi e Biblioteche e loro stakeholder al fine di trovare delle risposte che diano corpo ad azioni comuni di sviluppo, progetti di ricerca, miglioramento, ammodernamento, sicurezza e salvaguardia, che riguardino il patrimonio culturale pubblico nella società globale che cambia velocemente e che richiede maggiori competenze aggiornate e approcci diversi dagli attuali. Le tecnologie digitali offrono grandi opportunità per la creazione di specifici archivi e nuovi contenuti che possano contenere informazioni e opportunità di rilancio.

Il patrimonio culturale è un fondamentale generatore di valori all’interno della società: lo abbiamo ereditato dal passato per costruire il senso del presente e proiettare i nostri valori verso il futuro. In tal senso, i musei, le grandi collezioni, gli archivi e i luoghi della cultura in generale garantiscono la preservazione nel tempo degli oggetti materiali che consideriamo beni culturali, promuovendo lo sviluppo del pensiero critico, della crescita individuale, dell’inclusività generazionale e della partecipazione attiva della cittadinanza.

Le tecnologie digitali determinano la configurazione di inediti scenari di comunicazione, condivisione e scambio: impattando direttamente sulle capacità e le percezioni individuali, ridisegnano i bisogni delle comunità nella creazione di nuovi scenari valoriali e di nuove forme di funzione del patrimonio culturale. Gli strumenti e le metodologie informatiche costruiscono e potenziano le relazioni tra le persone, le espressioni del patrimonio e le attività culturali, aumentando, dunque, le capacità di elaborare nuove prospettive di senso per il futuro.

È necessario inoltre tenere conto del contesto europeo; nell’ambito del programma Horizon Europe è prevista una specifica misura per il biennio 2023- 2025 finalizzata alla creazione di un Cloud collaborativo europeo per il patrimonio culturale che prosegue e consolida le numerose iniziative europee per la digitalizzazione.

Il corso, sempre in linea con questi obiettivi propone la sperimentazione di una piattaforma per il patrimonio archivistico tra reperti muti e potenzialità conoscitive, un asset fondamentale per la divulgazione e la conoscenza partecipata della cultura attraverso la digitalizzazione del patrimonio culturale materiale che lega storia e memoria per una maggiore consapevolezza del valore presente.


Ultimo aggiornamento: 02-04-2025


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